LA FESTA DI JAMAICA - QUEENS (NY)
Ora la "festa" di East New York non si fa più, mentre i pietrelcinesi si ritrovano tutti alla S. Messa che si celebra nell'Immaculate Conception Church (Monastero dell'Immacolata Concezione) di Jamaica, un altro rione di New York. Questo avviene da un po' di anni, per l'esattezza dal 1952, per cui in quest'anno 2002 in cui c'è stata la Canonizzazione di Padre Pio, ricorre il cinquantenario di tale ricorrenza.
Poiché nel 1964 ancora si svolgevano i festeggiamenti a East New York vuol dire che in passato per un certo periodo si sono svolte due feste e ci sono stati quindi anche due comitati, questo naturalmente non è una novità per i pietrelcinesi visto che in passato nel nostro paese ci sono state "due" bande musicali, "due" squadre di calcio, "due" feste della Madonna, ecc. ecc.
Qualche "affezionato" della Madonna di East New York non è mai stato alla nuova festa che si organizza a Jamaica, mentre qualche partecipante della festa di Jamaica non conosce proprio la "prima Madonnella" americana di East New York, anche perché forse emigrato dopo il 1970. Comunque alcuni pietrelcinesi presenti alla messa delle ore 9.00 a East New York erano pure presenti alle ore 14.30 a Jamaica. Il monastero di Jamaica, dove si svolge l'attuale festa, sembra che sia stato scelto perché è il posto più ideale per la distanza per tutti gli emigrati che ormai si sono "sparpagliati" in tanti quartieri diversi ed anche abbastanza lontani gli uni dagli altri.
La statua della Madonna, benedetta da Padre Pio e portata qui a New York da Pietrelcina, insieme con la "pedana secolare" della nostra Madonna, da Antonio Sagliocca, è senz'altro più curata, simile a quella di East New York, sempre però con il viso leggermente diverso da quello della Madonna pietrelcinese. (vedi in galleria foto)
Durante l'anno è situata nella posizione laterale nei pressi dell'altare e a sinistra di chi lo guarda nell'ampio locale sotterraneo del Monastero dell'Immacolata Concezione. Nei giorni delle feste del 3 dicembre e della prima domenica di agosto viene spostata verso il centro davanti all'altare. Tutti i presenti si dispongono nei banchi, mentre i membri del comitato abbelliscono il tutto con fiori, luci, e con qualche "dollaro", a ricordo dell'usanza pietrelcinese di attaccare le vecchie banconote su dei nastri ai piedi della Madonna stessa, mentre veniva portata in processione per le vie del paese. Per me è stata una emozione nuova essere presente in mezzo a loro. Molti mi conoscevano, anche se io non conoscevo loro. Ho incontrato però anche qualche compagno di scuola o d'infanzia. Alla fine della cerimonia ho avuto modo di scambiare anche con loro qualche parola.
Naturalmente hanno voluto sapere quello che succedeva nel nostro paese, soprattutto da quando, grazie al nostro grande "emigrato" Padre Pio, beato dal maggio 1999, è diventato un luogo visitato da moltissimi pellegrini e noto in tutto il mondo. Padre Pio è molto conosciuto in America, dove sono numerosissimi i gruppi di preghiera. In più parti si organizzano feste in suo onore e per i pietrelcinesi che vi partecipano, per il fatto di essere suoi compaesani, rappresenta sicuramente un motivo di orgoglio.
Alcuni degli emigrati americani hanno fatto ritorno a Pietrelcina pochissime volte, altri non sono più tornati, ed altri ancora, per motivi di lavoro, non lo fanno più da molti anni. I giorno della "Festa", però, lo vogliono vivere in modo simile ai compaesani di Pietrelcina. Moltissimi di loro hanno figli o nipoti "americani", ma sicuramente avranno loro raccontato delle proprie origini, di Pietrelcina, di Padre Pio, della "Madonna della Libera".
Ora che il nostro paese, grazie a Francesco Forgione, ora San Pio da Pietrelcina, è conosciuto dal mondo intero, per questi figli o nipoti c'è una grande responsabilità: continuare il culto della nostra Madonnella, la Madonna di Padre Pio, e fare in modo che questa "festa americana" in suo onore continui a farsi così come si fa da oltre un secolo grazie a chi con la speranza di una vita migliore è stato costretto a varcare l'oceano lasciando i propri affetti ed i propri cari.
La vecchia pedana secolare di Pietrelcina
su cui si trova l'attuale Statua della Madonna della Libera di Jamaica (NY)
Targa ai piedi della statua che ricorda i donatori e i vari eventi: 17 marzo 1952 Benedizione da parte di Padre Pio 30 marzo 1952 Presentazione ai Pietrelcinesi nella Chiesa Madre di Pietrelcina accanto all'attuale Statua e prima del suo trasferimento in America (molti pietrelcinesi si ricordano ancora di questo evento) 22 aprile 1952 Arrivo in USA nella Chiesa di S. Monica. Eccone la trascrizione:
MARIA SS. DELLA LIBERA OUR LADY OF GRACE
BENEDETTA DA P. PIO MARCH 17, 1952
DONATED BY
ANTHONY SAGLIOCCA
ANTHONY YENI'
THEODORE SAGLIOCCA
FRANK MASONE PHILIP GIOCONDI
ON MARCH 30, 1952 THIS STATUE WAS PRESENT AT THE PIETRELCINA CHURCH
OF ITALY AT WHICH TIME A HIGH MASS WAS CELEBRATED IN ITS HONOR. ARRIVED
AT ST. MONICAS CHURCH APRIL 22, 1952
Domenico Caruso
La Madonna della Libera di Jamaica (NY)
La Madonna della Libera di Jamaica (NY)
La Madonna della Libera "vestita a festa"
Nella foto Orlando Giandonato e (forse) suo suocero Ugo Cavalluzzo, prima della S. Messa.
La Madonna della Libera "vestita a festa"
La Madonna della Libera "vestita a festa"
Funzione religiosa
Un momento della funzione religiosa in onore di Maria SS. della Libera.
Un momento della funzione religiosa
il Presidente del Comitato Festa, Mario Caruso, saluta tutti i presenti prima della S. Messa del 5 agosto 2001
Messa del 5 agosto 2001
Jamaica, 5 agosto 2001 Il Reverendo Al Barozzi, durante l'omelia
Foto ricordo 5 agosto 2001
Foto ricordo con il Presidente del Comitato Mario Caruso alla fine della cerimonia religiosa del 5 agosto 2001
Foto ricordo con Tonino Paradiso
Foto ricordo con Tonino Paradiso
Famiglia Paradiso
Foto ricordo con la famiglia Paradiso di New York.